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Quando
il basket diventa un mezzo di solidarietà
Vorremmo giocare con dei ragazzi italiani....
Una richiesta semplice e allo stesso tempo ricca di significato:
con queste parole i componenti di una squadra di basket serba si
sono rivolti ad una delegazione italiana in terra di Jugolavia
per fini umanitari...
Da qui é nato il progetto Canestri senza reti.
La prima edizione, organizzata in fretta e furia, si é disputata
nei primi giorni del gennaio 2001 ed é stata unesperienza
indimenticabile sotto diversi aspetti.
Innanzitutto si é offerta la possibilità a dei ragazzi
cresciuti in anni di guerra e sotto mille difficoltà, soffocati
dallembargo e dalla crisi economica del loro paese, di uscire
per la prima volta nella loro vita dalle mura cittadine e visitare
un paese occidentale e soprattutto di farlo giocando a basket,
sport di cui in Jugoslavia sono maestri da sempre. Il torneo era
riservato alla categoria BAM, e ha visto la partecipazione
del KK Kolonac di Kragujevac, del Klub Velez di Mostar
e del Baket Accademy Tblisi della Georgia a cui si sono affiancati
lIvrea, la Fila Biella, il Moncalieri, la Santarcangiolese
dalla Romagna e la Pielle Matera. La finale ha visto i ragazzi di
Kragujevac imporsi su Mostar in una giornata indimenticabile
di sport, ma non solo...
Ledizione 2002 ha visto laumento del numero di partecipanti,
ben dodici, con una notevole crescita dellapparato organizzativo
e del livello tecnico e qualitativo. Anche questa volta il trofeo
è andato in Serbia, e ad imporsi è stato il blasonato
FMP Zeleznik di Belgrado, dopo una sofferta finale con il
Don Bosco Genova davanti agli spalti del Cena
gremiti in ogni ordine di posti.
Ledizione 2003 ha visto ben cinque squadre dalla ex Jugoslavia
ed è stata presente anche la Croazia per la prima volta con
Dubrovnik. Il torneo è stato di altissimo livello, e nella
finale si è imposta nuovamente la squadra di Belgrado, l'FMP,
su Matera.
Nel 2004, sempre 5 squadre slave con l'arrivo di Tuzla e Cacak al
posto di Mostar e Belgrado. Tutte le partite hanno avuto un gran
seguito di pubblico e gli enti pubblici hanno iniziato a riconoscere
il lavoro della Lettera 22.
Per il 2005 (probabilmente anticipato a dicembre '04 per motivi
tecnici) le squadre partecipanti sono state tredici, 7 delle quali
provenienti dai paesi baltici. |
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